Il giorno 20 novembre 2012 15:06, Simone Saviolo <span dir="ltr"><<a href="mailto:simone.saviolo@gmail.com" target="_blank">simone.saviolo@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><div class="gmail_extra"><div class="gmail_quote">
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div>La ODbL non dà affatto l'impressione di essere una licenza libera: dà l'impressione che qualunque minimo intervento io faccia debba essere in qualche modo ri-pubblicato con licenza ODbL. </div>
<div><br></div></blockquote><div>No.</div><div>Stavo leggendomi la versione estesa.</div><div>Si parla di database derivato solo quando modifichi, copi, traduci TUTTO o una PARTE SOSTANZIALE. (definizioni nella sezione 1).</div>
<div><br></div><div>Tornando all'ATAC, nel caso di uso interno la sezione 4.5c è chiara: non devi ridistribuirlo se l'uso è riservato ai dipendenti dell'organizzazione.</div><div>Sempre dalla sezione 4.5, non devi licenziare tutto sotto la odbl se includi il database in una collezione.</div>
<div><br></div><div>Se è un lavoro prodotto, deve essere solo scritto che deriva dal database.</div><div><br></div><div>In generale, leggendo sezione 1 e 4 si capiscono gran parte dei dettagli che dall' "human readable" fanno pensare ad altro.</div>
<div><br></div><div>Ciao,<br>Stefano</div></div><br></div>