[Talk-it] La nuova licenza di OpenStreetMap

Simone Piccardi piccardi at truelite.it
Thu Mar 5 14:21:34 GMT 2009


Federico Cozzi wrote:
> Continuo a non capire, anche dopo questa spiegazione, in che modo
> posso includere codice GPL in un programma BSD *e rilasciare il
> tutto*.
> Mi confermi che non posso rilasciare il tutto sotto licenza BSD e che
> d'altra parte non posso ri-licenziare il codice BSD sotto licenza GPL,
> quindi non vedo che licenza posso usare.
> 

E chi ti dice che devi rilicenziare il codice BSD? Quello tale resta, ma
 quello che ottieni dall'unione del codice BSD e del codice GPL (ad
esempio il binario), quello deve essere GPL. E' il frutto dell'unione
dei due come lavoro derivato che deve essere GPL e questo puoi farlo
perche' BSD te lo consente. Questo non significa che devi rilicenziare
la parte originale che e` e resta BSD.

Forse qui e` scritto piu` chiaro cosa significa la compatibilita`:
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.html#WhatDoesCompatMean


>> Questo puo` avere a mio avviso effetti veramente pesanti, che si
>> potrebbero tranquillamente evitare utilizzando una clausola di
>> compatibilita` o precedendo un passaggio che consenta l'uso dei dati
>> attuali nella nuova licenza.
> 
> Non puoi farlo, perché non c'è una adeguata compatibilità nella
> CC-BY-SA già esistente.
> Puoi modificare la Factual License, ma questo non modifica in alcun
> modo i dati già presenti che sono stati licenziati sotto una licenza
> ben nota (la CC-BY-SA) che in generale non permette il
> ri-licenziamento.

Quello che mi pareva di aver detto, e credevo di averlo fatto in maniera
chiara, e` che sarebbe opportuno che la nuova licenza fosse compatibile
con l'uso di dati CC e *non* richiedesse il rilicenziamento obbligatorio
dei dati, perche' quest'ultima opzione comporta dei problemi molto grandi.

Prevedere un percorso che comporta tutto cio' rischia di far fare un
grosso passo indietro al progetto. Questo ovviamente comporterebbe di
prevedere di tenere dati con licenze diverse dentro il DB, e meno
efficace la eventale protezione dei dati immessi, che in parte
resterebbero con la vecchia licenza.

> Lo spirito della GPL è lodevole, ma il diavolo è nei dettagli. Per
> dire "voglio garantire la libertà di questo programma" è obbligata a
> definire dal punto di vista legale "libertà", e lo fa ponendo
> "libertà" = "GPL" (o la clausola opzionale "any later version").
> In sostanza la GPL non garantisce una libertà teorica, ma una libertà
> ben precisa che è quella definita dalla GPL stessa.
Esatto. Espresso in maniera molto chiara.

> Qualora esistano definizioni diverse di libertà (ad es. la BSD),
> abbiamo che le due "libertà" sono incompatibili. E questo mi sembra
> per certi versi paradossale: non sono libero di usare la mia
> definizione di libertà, ma sono libero fintantoché la mia libertà
> rientra all'interno di una definizione di libertà imposta da un altro,
> e che io non sono libero di modificare.

Mi pare che tu sia liberissimo di usare la tua liberta` secondo la
definizione che preferisci con il codice che scrivi tu. Che tu pretenda
di definire anche quale deve essere la definizione di liberta` con il
codice che scrivo io lo considero assai poco libertario.

> Per fare un esempio estremo e provocatorio, la vecchia Unione
> Sovietica era un paese libero: il Partito, per definizione, garantiva
> gli interessi di tutti. Ma non era possibile avere un concetto di
> libertà diverso da quello ufficiale.
> 

E che c'entra? Mica sei obbligato ad usare la GPL o a usare il codice
GPL di altri...

Ti scrivi il tuo codice e lo licenzi come ti pare.  Se lo fai in BSD
vuol dire che ti sta bene che altri ci facciano quel che gli pare
compreso usarlo per farci altre cose rilasciate sotto la GPL. Se questo
non ti piace usa un'altra licenza.

Se no aboliamo del tutto il diritto d'autore cosi' non ci poniamo piu`
il problema.

PS per le diatribe GPL/BSD siamo totalmente offtopic, quindi direi di
chiuderla, almeno per quel che riguarda la GPL, qui.

Ciao
Simone






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