[Talk-it] Creazione associazione nazionale OpenStreetMap Italia - Il progetto OpenStreetMap in Italia ha bisogno di una veste giuridica

andrea giacomelli pibinko at gmail.com
Mon Feb 8 20:55:47 GMT 2010


ciao -

non entro nel merito del dibattito...ci tenevo comunque a fare un paio di
precisazioni rispetto ad alcune informazioni su gfoss.it (sotto citata dal
buon Niccolò)

Il giorno 08 febbraio 2010 09.45, Niccolo Rigacci <osm at rigacci.org> ha
scritto:

> On Sun, Feb 07, 2010 at 11:40:11PM +0100, Infoweblan di Roberto Vito
> Gerardo wrote:
> > No, io pensavo ad un'associazione autonoma ONLUS che possa incarnare
> > le caratteristiche migliori di un local chapter, ma con ramificazioni
> > ed organigrammi plasmati in tutta Italia che possa coordinare e
> > dettare le linee guida della comunità italiana e che possa dotarsi di
> > volontari  esperti da utilizzare per la promozione del progetto in tutta
> Italia.
>
> Ciao Roberto,
> .....
> Con questo non voglio dire che le associazioni sono inutili, ma
> l'esperienza che ho in GFOSS.it dice che la struttura
> organizzativa assorbe energie, non le crea.
>
>
.....e, una volta messa "in forma", consente senz'altro di realizzare
iniziative che possono essere molto più mature. ciò non avviente in poco
tempo.


> GFOSS non ha mai dettato linee guida né ha potuto cooptare
> volontari (sai che pernacchie gli avrebbero fatto!).


ha comunque proposto iniziative per catalizzare gruppi di volontari a
realizzare progetti in modo un po' più strutturato di una "semplice"
"community", senza nulla togliere all'importanze delle "community"


> Ha potuto
> rappresentare certe istanze in certe situazioni, ha potuto
> organizzare eventi di un certo rilievo. Cioè ha assorbito energie
> di "altri volontari" in "altri ambienti", non si è mai messa in
> testa di "dirigere" una comunità che col fischio si sarebbe fatta
> dirigere.
>

...parlare di "dirigismo" è difficile... un'associazione consente comunque,
attraverso la definizione di scopi statutari, anche di confrontarsi su casi
in cui alcune iniziative possono essere più o meno allineate con gli stessi.

sicuramente un'associazione non può essere un "laboratorio tuttologico"


>
> Insomma il rischio del tuo approccio è quello di creare un
> qualcosa del tutto autoreferenziale, con l'unico vantaggio - per
> qualcuno - di poter dire "io sono il presidente", "io sono il
> segretario", ecc. ma senza alcun reale apporto di energie.
>

questo è una possibilità


>
> Questo è dovuto soprattutto alle nostre limitate forze (per ora
> si spera). È venuto fuori abbastanza chiaramente durante OSMit, è
> questo il motivo per cui la strada migliore era sembrata
> organizzare un Local Chapter in seno ad associazioni esistenti,
> GFOSS o Wikipedia quelle citate.
>
> Esperienza GFOSS: l'associazione ha 4 anni di vita, oltre 200
> tesserati (paganti),


3 anni di vita (intensa: hai ragione...sembrano di più ;) )

circa 140-150 soci che si sono iscritti nel tempo, a oggi un'ottantina
abbondante in regola (comunque un gruppo *piuttosto grosso*, data la
specificità del tema)


> quasi tutti professionisti che lavorano nel
> settore geografico (non hobbisti!). Le energie spese a fini
> organizzativi sono talmente tante che si sta valutando l'ipotesi
> di fusione con altre associazioni che si occupano di software
> libero.
>


di nuovo: ricordo che l'ipotesi di fusione sta derivando da una analisi un
poco più complessa...si può sintetizzare in un tentativo di proseguire in un
discorso di crescita.

credo sia opportuno precisare questo punto.

buoni ragionamenti!

andrea (vicepresidente e responsabile comunicazione GFOSS.it)

http://www.pibinko.org


>
> --
> Niccolo Rigacci
> Firenze - Italy
>
>
>
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