[Talk-it] Creazione associazione nazionale OpenStreetMap Italia - Il progetto OpenStreetMap in Italia ha bisogno di una veste giuridica

Infoweblan di Roberto Vito Gerardo vitoroberto at gmail.com
Wed Feb 10 10:37:13 GMT 2010


(1)Chi sono gli esperti? I mappatori che ricevono un attestato dopo aver
partecipato *ad un Mapping* Party rilasciato dall'associazione OPENSTEETMAP
Italia se costituita
Alessandro RubiniIo non vedo astio. Vedo persone che in maniera molto civile
fanno
notare come qui non si senta il bisogno di tale associazione, tanto
piu` che si sta` gia` parlando di "local chapter" e di appoggiarsi ad
associazioni preesistenti.

Vediamo di riassumere tutto così capiranno tutti che la parola "astio" è
appropriata:

Mia proposta in Discussione:


Vi pongo all'attenzione

la possibilità d'iniziare a ragionare sulla possibilità di dare al
progetto OpenStreetMap in Italia una veste giuridica effettiva
(Associazione senza scopo di lucro di tipo ONLUS).


Risposte

Luigi Toscano:

Semmai lo scopo potrebbe essere la creazione del "local chapter" della
fondazione (OSMF). L'idea è di collaborare con un'associazione esistente.
Se n'è parlato l'ultima volta qui:
http://lists.openstreetmap.org/pi<http://lists.openstreetmap.org/pipermail/talk-it/2010-January/013354.html>

Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

No, io pensavo ad un'associazione autonoma ONLUS che possa incarnare
le caratteristiche migliori di un local chapter, ma con ramificazioni
ed organigrammi plasmati in tutta Italia che possa coordinare e
dettare le linee guida della comunita' italiana e che possa dotarsi di
volontari  esperti da utilizzare per la promozione del progetto in
tutta Italia.


Luigi Toscano:

Sarò limitato io, ma non vedo che differenza faccia con un local chapter
legato ad una delle associazioni esistenti con fini simili (Wikimedia Italia
o
GFoss).

Per quanto riguarda le linee guida: linee guida di cosa? Criteri di
mappatura
(l'associazione non serve)? Piani di sviluppo, pressione sugli enti locali
(dove sarebbe il vantaggio rispetto alla soluzione di cui sopra)?

Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

L'indipendenza e la visibilità dei membri e del progetto
OpenStreetMap....questa è la differenza!


Luigi Toscano:

l progetto e' già indipendente adesso. Sulla visibilita', beh: abbiamo un
rappresentante nella Fondazione (purtroppo non asimoviana), ed e' in tale
ruolo
che si presenta quando chiede la liberazione dei dati. Altra burocrazia (a
parte il discorso del local chapter) non serve; servono sinergie e agilita'.


Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

Un caso pratico:

Hai mai provato a scrivere ad un ente locale senza veste giuridica per
ottenere delle autorizzazioni per foto, entrare in spazi, rilevare
spazi come scavi archeologici?

Un privato è un privato che fa dei rilievi GPS altra cosa
un'associazione nazionale che chiede qualcosa e, soprattutto, pretende
qualcosa che gli spetta dagli enti pubblici!?!?!


Luigi Toscano:

Dopo che il local chapter sarà costituito, saremo parte/aggregati ad
un'associazione riconosciuta.


Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

Dipendere da qualcuno e' diverso dall'essere qualcosa!

Io spero che OpenStreetMap diventi qualcosa in Italia!


Luigi Toscano:

Fortunatamente lo e' gia'; ovviamente può migliorare.

E chiunque aggiunga burocrazia inutile, non avrà il mio voto (lo lascio per
la
Fondazione).

Non è burocrazia inutile..


Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

..Ora in Italia il progetto OpenStreetMap è anarchico..

..Io pensavo ad un'associazione snella, efficiente e dotata di esperti
attenti e preparati per farla crescere con la realizzazione di
conferenze, corsi presso i lug universitari, ecc., ecc.....


Non è burocrazia inutile..



Luigi Toscano:


Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

..Ora in Italia il progetto OpenStreetMap e' anarchico..
Gradirei che questa affermazione sia motivata.

Luigi Toscano:

Senza contare che, in tutti i progetti legati alla produzione di cultura
libera, un po' di anarchia e' fondante.


Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

..Io pensavo ad un'associazione snella, efficiente e dotata di esperti(1)
attenti e preparati per farla crescere con la realizzazione di
conferenze, corsi presso i lug universitari, ecc., ecc.....


Luigi Toscano:

Ancora non capisco la differenza con l'altra soluzione, se non che in questo
caso si parla di ULTERIORE burocrazia inutile.

Le conferenze ci sono e dipendono dai volontari; e la presenza di
un'associazione non fa comparire i volontari dal nulla, semmai il contrario
(l'associazione c'è perché ci sono i volontari). E ancora, l'associazione
c'e'
gia', è la fondazione inglese, e il braccio italiano sarà parte di
un'associazione esistente, con finalità del tutto analoghe. Inutile dividere
le forze dove le forze sono gia' ridotte. Credo che questa sia la nazione
col
maggior rapporto LUG/popolazione, per dire... non facciamo lo stesso sbaglio




Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

Se per te migliorare  vuol dire burocrazia inutile..

...questo significa che il tema associazione  OpenStreetMap Italia non
e' ancora maturo per essere affrontato....se ci chiudiamo in
ragionamenti anarchici in nome di una liberta' che però non significa
efficienza!


Simone Cortesi:

Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

No, io pensavo ad un'associazione autonoma ONLUS che possa incarnare
  le caratteristiche migliori di un local chapter, ma con ramificazioni
ed organigrammi plasmati in tutta Italia che possa coordinare e
dettare le linee guida della comunità italiana e che possa dotarsi di
volontari  esperti da utilizzare per la promozione del progetto in
tutta Italia.


Simone Cortesi:

Questo sarebbe, in un futuro ideale, molto bello. Ma al momento non mi
sembra di aver mai avvertito nessuna necessita' tale da non poter
essere soddisfatta dai singoli, sebbene aggregati in maniera non
sancita da una qualche legge sull'associazionismo.

Ditemi una sola cosa, che tentata come singoli non ha avuto successo,
ma che, fatta come associazione lo avrebbe avuto...

L'ulteriore creazione di una nuova associazione è secondo me una cosa
sbagliata. Siamo piu' forti se facciamo lobby insieme: assoli, gfoss,
wikimedia, ILS, FSFE. Non se siamo 4 gatti, ognuno con un cappello
associazionistico in testa



Luigi Toscano:

Sì, se vuol dire avere un'ulteriore associazione, invece di estenderne
(almeno
per la parte italiana) una esistente (a livello internazionale basta
iscriversi a OSMF - ma comunque, Simone, una fondazione inglese non e'
riconosciuta in qualche modo almeno all'interno della UE?).



Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo):

...questo significa che il tema associazione  OpenStreetMap Italia non
e' ancora maturo per essere affrontato....se ci chiudiamo in
ragionamenti anarchici in nome di una libertà che però non significa
efficienza!


Luigi Toscano:

Ho solo osservato che:
- un piano c'e', e prevede la _sinergia_ con realtà consolidate ed
esistenti,
invece di fare un'altra cosa da zero;
- una _componente_ anarchica (autoaggregante, aggiungo) c'e' ed e' parte
fondamentale di tutti i progetti di produzione comunitaria del sapere (dal
software libero in poi), e ne ho parlato solo perché si è detto che "in
Italia
il progetto OpenStreetMap e' anarchico" senza specificare esattamente in
quale
aspetto (mapping party? regole dei tag? altro)?



Mia risposta (ROBERTO Vito Gerardo) a Simone Cortesi:

Eppure dei leaders riconosciuti in Italia del movimento OpenStreetMap
servono....e solo un'associazione può dotarsi di una struttura snella
ed efficiente d'organigramma....

...Vedi il modello creato in Gran Bretagna della Fondazione ...in
Italia potrebbe essere l'associazione OpenStreeTMap Italia...!

...Secondo te che sarebbe stato il progetto OpenStreetMap senza la
Fondazione di Steve Coast?

...e che sarebbe stato Steve Coast senza l'organizzazione ed un
organigramma!










(1)Chi sono gli esperti? I mappatori che ricevono un attestato dopo aver
partecipato *ad un Mapping* Party rilasciato dall'associazione OPENSTEETMAP
Italia se è costituita
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