[Talk-it] Impressioni da OSMit2010

Niccolo Rigacci osm at rigacci.org
Mon Jun 7 15:45:57 BST 2010


On Sat, Jun 05, 2010 at 03:14:26PM +0200, Stefano Salvador wrote:
> c'è qualcuno che può fare un riassunto di com'è andata ad osmit2010 ?

Ecco qua le mie personalissime impressioni!

Anzitutto una considerazione sulla nostra mappa: Genova è una 
delle città più complesse per un navigatore satellitare: strade 
strette, sopraelevate, tunnel, ecc. Ebbene con il mio FreeRunner 
e la mappa OSM caricata in Navit ho potuto girare in moto senza 
problemi e senza conoscere neanche una via: dipartimento 
universitario, ostello della gioventù, centro storico, porto, ...

Insomma la mappa è perfettamente usabile grazie ad un lavoro 
impressionante dei mappatori genovesi: Ale_Zena_It, lucadelu e 
mikelima in testa a tutti.

Veniamo al convegno: grande assente la comunità OpenStreetMap 
italiana! Ebbene sì, c'era la presenza di forti mappatori (ben 6 
dalla TOP20), ma il grosso della comunità non ha risposto. 
Andrebbe fatto un sondaggio tra gli osmers: come mai la passione 
OSM non va oltre la mappa e la mailing list?

La domanda sorge spontanea perché invece altre realtà sono 
fortemente interessate: università ed enti pubblici hanno 
partecipato, i professionisti della geografia pure.

Dei talk ho apprezzato particolarmente quelli di Gabriele Nolè 
(Università della Basilicata) e di Diego Guidotti (Aedit S.r.l.), 
entrambi hanno proposto dei criteri per analizzare la 
"completezza" della mappa. In un caso comparandola con 
cartografia proprietaria tradizionale, nell'altro proponendo dei 
parametri di valutazione in base al territorio ed alla 
popolazione.

Insomma, la sensazione è che il mondo sta guardando con estrema 
attenzione al fenomeno OpenStreetMap, pronto ad approfittarne 
appena possibile; le potenzialità e le ricadute benefiche del 
progetto sono evidenti. I mappatori invece sono concentrati sul 
loro ombelico (come taggare le strade urbane? :-).

È un modello che potrebbe anche funzionare (ognuno fa quello che 
lo diverte di più), ma forse i mappatori stanno perdendo 
l'occasione di trasformare il loro passatempo preferito in 
qualcosa di più importante?

Molte parole sono state spese anche riguardo le problematiche 
delle licenze sui dati geografici. Visto la dimensione raggiunta 
dal progetto OSM bisogna preoccuparsi non più solo di come 
liberare la cartografia proprietaria, ma anche di come proteggere 
la cartografia OSM dalle violazioni di licenza (Simone dice che 
Google ha una copia della nostra mappa, e la usa!).

Infine un grazie a tutta l'organizzazione, Luca Delucchi si è 
fatto in quattro per la riuscita dell'evento ed ha trascinato 
tutto il Comitato Organizzatore. Secondo me le persone hanno 
dimostrato di essere di gran lunga superiori alle istituzioni per 
le quali lavorano: valga per tutti il fatto che - mentre le 
persone sono riuscite a garantire un'ottima accoglienza - 
l'Università non è riuscita a garantire l'apertura dei locali il 
sabato e la domenica.

-- 
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy




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