[Talk-it] Letture "Perché i dati geografici non possono essere “liberi”
Giuliano
italia1bpf a alice.it
Mer 13 Lug 2011 15:28:05 BST
Ho guardato il link proposto. Ho trovato soltanto un collegamento ad un
glossario della geomatica, ma non le 120 slides.
Sarà forse perchè utilizzo software libero?
Oppure per comprendere i contenuti del nostro è necessario studiare a
memoria il glossario?
Per favore, chi ne sa più di me in proposito mi illumini.
Gliene sarò infinitamente grato.
i1BPF-Giuliano
Il 13/07/2011 15.59, niubii ha scritto:
> Nel mentre, il prof. Carlucci invita tutti (specie quelli che non la
> pensano come lui) a chiarirsi le idee:
> http://www.rivistageomedia.it/201107133466/Approfondimenti/le-definizioni-mancanti-sui-dai-geografici.html
>
> 120 slides per un convegno sulla Geomatica e la PA
>
> Ciao
> /niubii/
>
>
>
> Il giorno 12 luglio 2011 12:26, Giuliano <italia1bpf at alice.it
> <mailto:italia1bpf at alice.it>> ha scritto:
>
> Il 12/07/2011 11.06, Maurizio Napolitano ha scritto:
>
> Ieri sera non avevo tempo e cosi`questa mattina ho dedicato un
> oretta
> a "rispondere" all'articolo con la mia opinione
> http://de.straba.us/2011/07/__12/in-risposta-a-renzo-__carlucci-su-geodati-non-__devono-essere-liberi/
> <http://de.straba.us/2011/07/12/in-risposta-a-renzo-carlucci-su-geodati-non-devono-essere-liberi/>
>
>
> 2011/7/11 Maurizio Napolitano<napoogle at gmail.com
> <mailto:napoogle at gmail.com>>__:
>
> Mi hanno girato questo articolo
> http://www.rivistageomedia.it/__201107103458/Approfondimenti/__perche-i-dati-geografici-non-__possono-essere-liberi-se-__vogliono-essere-onesti.html
> <http://www.rivistageomedia.it/201107103458/Approfondimenti/perche-i-dati-geografici-non-possono-essere-liberi-se-vogliono-essere-onesti.html>
>
> .... secondo me questo ha paura ...
>
>
>
>
> Ho letto quanto Maurizio ha scritto. Ovviamente lo condivido in toto.
> Però non riesco a fare a meno di considerare, e dire pubblicamente,
> che la posizione espressa dal signor (dottor) Carlucci sia soltanto
> una mera difesa di una rendita di posizione.
> Piacerebbe a tutti noi rimanere titolari in esclusiva di un
> patrimonio, sia esso di conoscenza che economico, con la garanzia
> che nessuno possa appropriarsene, neppure in condivisione.
> Ciò garantisce il proseguimento della propria esistenza in modo
> sereno, senza doversi sbattere per tenere il passo con gli altri per
> non venire superati e resi inattuali.
> E' una vulnerabilità votata al quieto vivere ed al rispetto di certe
> convenzioni sociali positive, ma comprensibile, dal punto di vista
> umano.
> Rimane l'esistenza del dato in quanto tale, importante al di la
> degli egoismi. Un dato aperto è suscettibile di verifica
> continuativa ed ha più probabilità di divenire affidabile, almeno
> nel tempo. Un dato non disponibile può esserci, ma serve a molto
> poco, perchè non genera nulla di nuovo, quindi è sterile.
> Nessuno può negare l'effettiva esistenza del dato liberamente
> disponibile, ed è questo l'unico dato utile. Il resto sono mezzucci,
> mistificati da dignità professionale lesa, che denotano soltanto una
> scarsa propensione a mettersi in discussione.
> I1BPF-Giuliano
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