[Talk-it] [english 100%] Re: Edit war Sardegna

stefano664 stefano664 a gmail.com
Gio 4 Ago 2016 15:27:40 UTC


>>In conclusione. Personalmente credo che la decisione su come mappare la
toponomastica spetti alla comunità locale.
>>Personalmente trovo forse un po' esagerato mettere il doppio nome con la
sbarra, ma se ai locali va bene così io non ho niente da obiettare ed anzi
plaudo all'iniziativa.

Però, sinceramente, se io che sono lombardo voglio guardare Cagliari sulla
mappa e non lo trovo perché è stato inserito con un nome sardo prima si
rischia di renderla una mappa utile solo per gli "autoctoni", no?  :-D

Stefano

Il giorno 4 agosto 2016 17:20, Paolo Monegato <gato.selvadego a gmail.com> ha
scritto:

> Oh è arrivato il classico flame estivo... mi ci butto a capofitto!
>
>
> Il 03/08/2016 00:03, Luca Meloni ha scritto:
>
>> Mi sono basato solo sulla lingua locale principale del posto per il
>> doppio nome (è il motivo per cui la città di Sassari è solo Sassari, dato
>> che in sassarese è uguale) ed ho seguito il principio della lingua madre
>> come in Trentino-Alto Adige/Südtirol. Oltre all'inserire tutti i tag con i
>> prefissi specifici nelle varie lingue per ricerche ed eventuali filtri da
>> parte di programmi esterni. In teoria dovrebbe risolvere il problema.
>>
>
> Domanda: come hai fatto a seguire il principio della lingua madre per la
> Sardegna?
> Nel Tirolo del Sud antepongono il nome nella lingua del gruppo etnico
> maggioritario, stabilito via censimento perché serve ad esempio anche per
> distribuire in proporzione i posti pubblici.
> In Sardegna non mi pare proprio si sia in una situazione simile.
> Oltretutto, che fonte hai usato per stabilire se la località ha un numero
> più alto di madrelingua sarda o italiana?
>
>
> Il 03/08/2016 17:23, Fayor Uno ha scritto:
>
>>
>> Quello che conta è che la Sardegna è in Italia e deve seguire le
>> disposizioni normative vigenti; attualmente non vi è alcun obbligo di
>> bilinguismo analogo a quello della provincia di Bolzano, le denominazioni
>> ufficiali aggiuntive restano facoltative ed hanno finalità culturali,
>> turistiche, informative, storiche ecc. ecc. Quando e se verrà disposto di
>> equiparare la situazione a quella già citata è un problema politico che non
>> deve essere risolto da un mappatore.
>>
>>
> Sul fatto che la situazione normativa sulla linguistica sarda sia diversa
> da quella sudtirolese non ci piove. Ma faccio notare che le finalità
> culturali, turistiche, informative e storiche sono finalità che interessano
> anche la nostra mappa, dunque...
>
> Mappiamo la realtà e la realtà è che legislativamente non è (ancora)
>> prevista la doppia denominazione dei comuni sardi. L'Istat è l'ente
>> ufficiale che raccoglie tutti i dati sugli enti territoriali italiani con
>> tutte le modifiche di denominazioni e confini, non c'è fonte più
>> attendibile.
>>
>>
> E chi ha detto che su "name" va messo il nome ufficiale?
>
>
> Il 04/08/2016 10:12, Aury88 ha scritto:
>
>> la situazione temo sia  comparabile con qualsiasi comune o regione in cui
>> sia stata eletta la Lega Nord o qualsiasi forza politica
>> seccessionista/indipendentista/autonomista  xD
>>
>
> Qualsiasi no... ho ben presente più di un comune guidato da anni da quel
> partito e che non ha mai messo cartelli con la toponomastica locale (si
> sono premurati invece di mettere quello marrone con la scritta "Comune
> della Padania")...
> E comunque per quanto riguarda la Sardegna c'è un apposita legge statale
> che tutela il sardo, cosa che molti altri idiomi locali purtroppo non hanno.
>
>
> Il 04/08/2016 11:37, stefano664 ha scritto:
>
>> Vorrei fare, però, una piccola precisazione linguistica.
>> Mentre il lombardo (bergamasco, bresciano o che dir si voglia), il
>> veneto, il campano ed altri sono dialetti, il sardo è classificato come
>> lingua a sé stante. Di conseguenza mi sembra corretto che, per ogni lingua
>> effettivamente parlata (ed il sardo lo è) i toponimi siano bilingui. Il
>> discorso è molto differente per i dialetti, anche perché è difficile
>> inquadrarne esattamente la variante (ci sono correnti di dialetto, qui da
>> me, che cambiano enormemente passando da un comune all'altro).
>>
>
> Guarda che pure il sardo non è un monolite e varia da paese a paese... tra
> l'altro non hanno ancora uno standard di scrittura accettato da tutti (la
> regione ne adotta uno, ma è contestato da molti)...
>
>
> Il 04/08/2016 13:21, stefano664 ha scritto:
>
>> Quello che intendevo dire, in ogni caso, è che dipende molto dall'uso che
>> si fa della lingua/dialetto. In Lombardia, per fare un esempio, si parla
>> Italiano. Poi ci sono vari dialetti, molto disomogenei e molto difformi tra
>> loro, con regole non molto specifiche, tutti conviventi e tutti di uso
>> secondario.
>>
>> Per quanto ne so, invece, la situazione sarda è molto più omogenea e di
>> uso frequente.
>>
>
> Che le varianti locali lombarde siano poco usate è un dato di fatto. Però
> non è vero che manchino le regole. È che da lingue vive e non normate le
> regole sono un po' più elastiche.
> Sul sardo: come già detto sopra non è più omogeneo del lombardo. Per
> quanto riguarda l'uso invece è certamente più usato degli idiomi locali
> lombardi, ma decisamente meno rispetto a quelli del nord-est e del
> meridione (stando ai dati ISTAT).
>
>
> In conclusione. Personalmente credo che la decisione su come mappare la
> toponomastica spetti alla comunità locale. Personalmente trovo forse un po'
> esagerato mettere il doppio nome con la sbarra, ma se ai locali va bene
> così io non ho niente da obiettare ed anzi plaudo all'iniziativa.
>
> Ciao
> Paolo M
>
> ps: quasi quasi mi faccio un account fake e vado a mettere Trieste / Trst
> per vedere di nascosto l'effetto che fa...
>
> _______________________________________________
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