[Talk-it] Classificazione strade in ambito urbano

Federico Cozzi f.cozzi at gmail.com
Fri Jan 16 21:55:32 GMT 2009


On Fri, Jan 16, 2009 at 3:29 PM, Alberto Nogaro <bartosomail at yahoo.it> wrote:
> Concordo, andrebbe sfruttata la ricchezza di dettagli presente su OSM con
> dei criteri oggettivi, non la priorità che il mappatore ha imposto, magari
> inconsapevolmente, assegnando la categoria della strada.

Non sono d'accordo.
Secondo me qui si arriverà a sostenere che il tag highway è
ininfluente per il routing, e che devono essere usati *solo* tag
addizionali come maxspeed, lanes ecc.!

Nella mia "principiantezza" il tag highway è il più importante che
assegno ad una strada. E' una valutazione sintetica della bontà della
strada per il traffico veicolare generico, che dovrebbe bastare a
spiegare il 90% dei dettagli di una strada.
Se ho tempo, pazienza ecc. aggiungo anche maxspeed ecc. (ma in realtà
non l'ho mai fatto...) ma solo per i casi anomali, ad es. una statale
che ha il limite di 50 fuori città.

Penso che nessuno di noi assegni il tag highway inconsapevolmente (è
quello a cui presto più attenzione!).
Per questo motivo sento il bisogno di avere regole chiare (con foto!),
condivise e intelligenti per sapere quale categoria assegnare a
ciascuna strada.

Se invece "depotenziamo" il tag highway, sostenendo che è trascurabile
per il routing rispetto ad altri, abbiamo:
1. una barriera enorme per i nuovi contributi: una strada non sarà
completa finché non ha maxspeed, lanes, ecc. e la curva di
apprendimento diventa ancora più ripida
2. una perenne incompletezza dei dati: scommetto che il 95% delle
highway in italia non abbiano tag addizionali...

E' vero che in un futuro potranno essere costruiti software di routing
furbissimi che prendano in considerazione anche le condizioni
atmosferiche e il fondo stradale e finalmente riescano a dare un senso
ai dati di OSM, ma:
a. richiederanno una potenza di calcolo smodato (i vari algoritmi di
routing devono comunque usare delle euristiche per ridurre un problema
che, nella sua versione generica, ha una complessità esponenziale)
b. come mai Garmin, TomTom e simili riescono a fare un routing decente
con molte meno informazioni?

Ad esempio Garmin per il routing usa due parametri per ciascuna strada:
1. un livello di bontà
2. il limite di velocità

Un'ultima obiezione: non credo che un programma di routing più furbo
"risolverà il problema". Il nostro problema attuale è: dato un insieme
di parametri oggettivi (limite massimo, qualità del fondo, numero di
corsie, traffico medio, ecc.) come posso calcolare la bontà della
strada? Stiamo sostenendo che non dobbiamo fare questo lavoro ma
demandarlo al routing: ma lo sviluppatore del software si troverà
davanti allo stesso problema che abbiamo noi ora e che non vogliamo
risolvere! Cioè anche lui si chiederà: che pesi devo dare ai vari
parametri (elencati sopra) per ottenere la bontà della strada?
Possiamo stare sicuri che adotterà dei parametri dipendenti dalla sua
cultura (quindi mal tarati sull'Italia) e per giunta "automatici",
cioè calcolabili da un software, quindi senza l'accortezza umana che
ci permette di capire se una strada è tertiary o unclassified.
Se oggi ci lamentiamo che pyroute/gosmore sono poco raffinati, temo
che un domani (quando saranno raffinatissimi) ci lamenteremo ancora di
più, perché non capiremo assolutamente in che modo abbiano calcolato
il routing e sarà complicatissimo adeguarli al nostro contesto.

Ciao




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