[Talk-it] Classificazione strade in ambito urbano

Alberto Nogaro bartosomail at yahoo.it
Sat Jan 17 16:40:24 GMT 2009


>-----Original Message-----
>From: talk-it-bounces at openstreetmap.org [mailto:talk-it-
>bounces at openstreetmap.org] On Behalf Of Federico Cozzi
>Sent: venerdì 16 gennaio 2009 22.56
>To: openstreetmap list - italiano
>Subject: Re: [Talk-it] Classificazione strade in ambito urbano
>
>Nella mia "principiantezza" il tag highway è il più importante che
>assegno ad una strada. E' una valutazione sintetica della bontà della
>strada per il traffico veicolare generico, che dovrebbe bastare a
>spiegare il 90% dei dettagli di una strada.

Mi sembra un approccio pericoloso, diversi mappatori potrebbero avere
diversi concetti di 'bontà' della strada, es:

- portata di traffico teorica
- flusso di traffico effettivo
- importanza delle località che collega

Anche a livello di percezione 'bontà' non sempre conincide con la
'importanza'. Una strada può essere poco 'buona' (stretta, trafficata, tutta
tornanti) ma essere di importanza vitale per le località collegate o per
l'assenza di alternative. Un'altra può essere molto 'buona' come
caratteristiche tecnico funzionali, ma copre una tratta che interessa a
pochi. Capita spesso, vuoi per le difficoltà del terreno su cui si
costruisce la strada, vuoi per imponderabili decisioni politiche. 

>Per questo motivo sento il bisogno di avere regole chiare (con foto!),

Le foto probabilmente chiariscono solo le caratteristiche
tecnico-funzionali. Per me può essere un criterio di classificazione
importante, ma altri potrebbero non essere saranno d'accordo. Alla fine
credo che la cosa più importante sia stabilire cosa rappresentano
oggettivamente le varie categorie di strade. Se poi ci interessa un aspetto
non trattato da questa classificazione, usiamo gli altri tag.

>Se invece "depotenziamo" il tag highway, sostenendo che è trascurabile
>per il routing rispetto ad altri, abbiamo:
>1. una barriera enorme per i nuovi contributi: una strada non sarà
>completa finché non ha maxspeed, lanes, ecc. e la curva di
>apprendimento diventa ancora più ripida

Direi che vale il contrario. Il mappatore non dovrà scervellarsi a valutare
la 'bontà' della strada, ma classificherà in base ai dati oggettivi
rilevabili. 

>2. una perenne incompletezza dei dati: scommetto che il 95% delle
>highway in italia non abbiano tag addizionali...

Se è per questo, ritengo che il 95% delle strade ancora non sia neppure
mappata. Noi puntiamo alla completezza e nel frattempo cerchiamo di
cavarcela usando i dati disponibili.

>
>E' vero che in un futuro potranno essere costruiti software di routing
>furbissimi che prendano in considerazione anche le condizioni
>atmosferiche e il fondo stradale e finalmente riescano a dare un senso
>ai dati di OSM, ma:
>a. richiederanno una potenza di calcolo smodato (i vari algoritmi di
>routing devono comunque usare delle euristiche per ridurre un problema
>che, nella sua versione generica, ha una complessità esponenziale)

Verò, ma molti parametri possono essere precalcolati. In pratica il router
in fase di calcolo del percorso non lavorerà sul database di OSM, ma su un
database derivato per i propri scopi (questo presuppone ovviamente che il
router lavori su una versione di OSM congelatà al momento in cui ne ha
derivato la 'mappa per il routing'). Pensa al 'semplice' problema del
calcolo del percorso a minore lunghezza. Al router interessano le lunghezze
di tutti i tratti di strada delimitati da intersezioni stradali. OSM invece
memorizza le coordinate geografiche dei nodi, anche di quelli che non
rappresentano alcuna intersezione. Da qui si possono calcolare le lunghezze
dei tratti di strada, ma è inutile farlo ogni volta che si chiede il calcolo
di un percorso, queste sono informazioni che vanno precalcolate ed inserite
nella 'mappa per il routing'. 

>b. come mai Garmin, TomTom e simili riescono a fare un routing decente
>con molte meno informazioni?
>
>Ad esempio Garmin per il routing usa due parametri per ciascuna strada:
>1. un livello di bontà
>2. il limite di velocità

Tomtom sicuramente utilizza anche i dati sui flussi di traffico. Infatti
ogni volta che un utente si collega al sito, la Tomtom (su autorizzazione
dell'utente) carica dal suo dispositivo un log dei percorsi effettuati.
Logicamente andranno usati in maniera statistica, perché la tomtom non può
sapere se l'utente andava in bicicletta, o se guidava piano per guardare il
panorama. Infatti sui dispositivi più recenti la tomtom lega la 'bonta'
della strada all'istante di percorrenza, e calcola i percorsi ottimi in
conseguenza. Pertanto il percorso calcolato cambia a seconda che viaggi per
esempio in ora di intenso traffico o nel fine settimana. Credo (ma non ho
alcuna prova) che utilizzino largamente un approccio di tipo 'black box'
rispetto alle caratteristiche fisiche della strada, appoggiandosi largamente
ai tempi di percorrenza misurati.

>Un'ultima obiezione: non credo che un programma di routing più furbo
>"risolverà il problema". Il nostro problema attuale è: dato un insieme
>di parametri oggettivi (limite massimo, qualità del fondo, numero di
>corsie, traffico medio, ecc.) come posso calcolare la bontà della
>strada? Stiamo sostenendo che non dobbiamo fare questo lavoro ma
>demandarlo al routing: ma lo sviluppatore del software si troverà
>davanti allo stesso problema che abbiamo noi ora e che non vogliamo
>risolvere! Cioè anche lui si chiederà: che pesi devo dare ai vari
>parametri (elencati sopra) per ottenere la bontà della strada?

E' proprio questo il vantaggio di demandare il calcolo dei parametri utili
per il routing, a partire da dati oggettivi, a chi scrive i programmi e
prepara le mappe per il routing. I pesi e gli algoritmi di calcolo si
possono variare a piacimento senza bisogno di toccare OSM.

Alberto





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