[Talk-it] Licenza... libera?

Luigi Toscano luigi.toscano a tiscali.it
Mar 20 Nov 2012 14:53:26 GMT


On Tuesday 20 of November 2012 15:46:27 Simone Saviolo wrote:
> Il giorno 20 novembre 2012 15:38, Stefano Salvador <
> 
> stefano.salvador at gmail.com> ha scritto:
> > >> modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio". Questo implica
> > >> tutta una serie di conseguenze purtroppo anche molto subdole. Le
> > >> licenze stile BSD invece sono semplici da capire e da usare, però non
> > >> rispettano la libertà della comunità che ha creato l'opera.
> > > 
> > > Ma questa non è una libertà, è un obbligo! Con la BSD io sono libero di
> > > farci quello che voglio; con la GPL, se uso quell'opera, sono obbligato
> > > a
> > > derivarne solo opere rilasciate con licenza GPL... non è una libertà!
> > 
> > Attenzione che Stallman ti formata l'hard disk ;-)
> > 
> > Però che differenza vedi con la licenza precedente ? SA è proprio la
> > parte virale di quella licenza, non è che le due licenze sono poi così
> > diverse ...
> 
> La CC-BY-SA non ha mai avuto bisogno di tutte queste spiegazioni su cosa
> significhi "opera derivata" e "database collettivo". Forse perché non era
> fatta per i database ma per le opere creative... fatto sta che io un anno
> fa potevo prendere i dati di OSM, renderizzarli mettendoci insieme delle
> mie foto e pubblicare il tutto in un libro... ora... boh?!

Le CC hanno una storia decisamente piu' lunga della ODbL. Fra due o tre anni 
riguarderemo queste discussioni e scrolleremo le spalle.

> In ogni caso "fare quello che voglio" non corrisponde alla definizione
> 
> > di libertà neanche nella vita normale. Semplicemente con le licenze
> > virali le comunità deboli cercano di difendersi dai pesci grossi che
> > se le potrebbero mangiare. Ha funzionato bene per il progetto GNU per
> > qualche decina d'anni, quindi non starei troppo a disprezzare :-)
> 
> In questo senso funziona benissimo! Ma nessun'entità industriale che non
> sia "un pesce grosso" (che non abbia cioè a disposizione grandi risorse da
> spendere in avvocati) si azzarda ad integrare nei suoi prodotti parti di
> codice licenziati GPL - a meno che non stai facendo GPL. È come dire che do
> a chiunque la chiave della mia cassaforte, ma poi deve mettere le sue cose
> nella mia cassaforte...

A me risultano molte non grandi aziende (magari non in Italia?) che lavorano 
su e con il software libero (anche in versione GPL, non solo BSD). E in ogni 
caso, come gia' fatto notare, questo aspetto e' identico nella CC-BY-SA, con 
la differenza che (a grandi linee) con la ODbL il database e' l'entita' 
protetta, il lavoro generato (mappe) non e' limitato nella scelta delle 
licenza (cosi' ho capito). Quindi ODbl si puo' considerare o _meno_ (per certi 
aspetti) virale della CC-BY-SA (ammettendo per un attimo che questa si potesse 
estendere alle banche dati), o virale quanto la CC-BY-SA se ci limitiamo a 
considerare i dati. Non di piu'.
IMHO IANAL ecc

Ciao
-- 
Luigi





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