[Talk-it] Mappatura Castelfranco Veneto

Maurizio Napolitano napoogle a gmail.com
Ven 7 Set 2012 13:54:17 BST


C'e' parecchia documentazione sul tema licenza e compatibilita'.
Federico Morando ha fatto questo schema
http://www.slideshare.net/Federico_Morando/linked-heritage-legal-interoperability/14

DigitPA ne ha fatto un altro
http://www.digitpa.gov.it/sites/default/files/CdC-SPC-GdL6-InteroperabilitaSemOpenData_0.pdf
- vedi pagina 79

Simone Aliprandi anche
http://aliprandi.blogspot.it/2012/05/opendata-graph.html

Quello che preferisco e' lo schema di Morando, mentre quello di
Alprandi e' molto
snello da capire

In generale NON conviene usare licenze di tipo Share A Like per i dati
della pubblica
amministrazione.
Questa e' una pratica condivisa e accettata da gran parte delle PA Europee
Giro due slide dei risultati del progetto EPSIPlatform fatte
dall'*autore* della ODbL
In questa slide
http://www.slideshare.net/epsiplatform/hatcher/17
vengono presentate le licenze che rientrano nel concetto open data
(quindi fuori dalle scatole tutte quelle che vietano il riuso
commerciale e quelle
che non permettono lavori derivati - vedi
http://www.jordanhatcher.com/blog/wp-content/uploads/2010/10/Open_v_Public_licenses_Venn.002-001.png
)
Nella successiva
http://www.slideshare.net/epsiplatform/hatcher/18
Hatcher mette in chiaro che le licenze valide per il concetto di PSI -
Public Sector
Information (quindi open government data e documenti) secondo quanto
sta spingendo
la commissione Europea e, penso, questo titolo "Turning government
data into gold "
sia esaustivo (more info here
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/1524 )
sono le licenze di pubblico dominio e quelle che che chiedono
l'attribuzione

Dal mio personale punto di vista, per una PA, ridistribuire i dati con
una licenza di
tipo share a like, che sia la CC-BY-SA, che sia la ODbL o la IODL 1.0
non e' vincente

D'altronde anche lo stesso FormeZ (l'ente italiano che ha preso in
carico la questione
open data) ha fatto retromarcia pubblicando la IODL 2.0 (che leva il
concetto di
share-a-like [*] ).

Le motivazioni sono diverse:
lato imprenditoria le licenze share a like obbligano le aziende a
rilasciare anche
i propri dati che, forse, sono la base del loro business core
lato pubblica amministrazione implica doversi caricare ulteriormente sul fronte
della verifica che quanto svolto venga fatto maniera corretta

L'uso di licenza di pubblico dominio (quindi CC0 o PDDL) sono licenze che
danno il vantaggio alla PA di fermare la propria responsabilità e competenza
nella sola pubblicazione del dato e non di tutto quello che ne deriva.

Nel caso di Stefano suggerisco di far archiviare i dati dei numeri civici in una
banca dati del comune, in modo che il comune possa usarli come preferisce
e aggregandoli come vuole, e rilasci poi questi con licenza CC0 (al massimo
CC-BY o IODL 2.0) in modo che poi i dati possano essere usati da chiunque.

Se poi questi dati finiscono direttamente in OSM, penso che non sia un
grosso problema, basta che sia dichiarato che i dati raccolti siano di
proprieta'
del comune che puo' quindi decidere di fare quello che vuole.


Quanto al discorso compatibilità.
Fermo restando che le licenze opendatacommos (che sono state create
da Open Knowledge Foundation) nascono per coprire il problema del diritto
sui generis che esiste in europa ma non in usa.
Un diritto che serve a preservare la proprietà delle banche dati in quanto
queste sono prive di creatività (i dati sono descrizione di fatti oggettivi
riproducibili senza ambiguità che quindi chiunque può raccogliere) se non
per come sono strutturate (=es. i nomi dei campi) o se filtrate (es.
"il catalogo
delle migliori opere del '500").
OpenStreetMap rientra in pieno nel caso del diritto sui generis e, per tale
motivo, ha scelto una licenza che difende tale diritto.
Anche se e' stato apertamente dichiarato che, dalla versione 4.0 le licenze
Creative Commons copriranno anche questo diritto (infatti c'è stata
una discussione
sul tema di non passare alla ODbL).

In ogni caso:
qui ho fatto una semplice slide che mostra le compatibilità fra
"classi di licenze"
http://www.slideshare.net/napo/open-data-a-brief-introduction/22

Le licenze che fra di loro non sono compatibili sono quelle di "share
a like" quindi
ODbL e CC-BY-SA in quanto, entrambi, obbligano ad utilizzare la stessa licenza
sui dati.
Quindi, se ho un dataset in ODbL e lo unisco ad uno CC-BY-SA (tralasciando il
discorso del diritto sui generis dove poi il confine e' sempre poco chiaro),
mi ritrovo in conflitto su quale licenza usare.

La IODL 1.0 ha, al suo interno, una clausola che permette di rilicenziare i suoi
contenuti verso licenze ODbL o CC-BY-SA (ma non di tornare indietro).


In generale penso che le licenze di tipo share a like - sui dati - sono da usare
solo quando si vuole proteggere una comunità o si vuole obbligare una azienda
all'acquisto di un cambio di licenza.
Google, un domani, potenzialmente potrebbe comprare dalla OSM Foundation tutti
i dati attraverso dare un cambio di licenza (poi rimane il problerma
che il copyright
del db e' diviso fra la OSM Foundation ed ogni singolo contributore, quindi la
possibilità e' altamente difficile)



Se mi avete letto fino a qui vi ringrazio :)

Ciao




[*] ammetto che e' anche colpa mia in quanto, come rappresentate di Open
Knowledge Foundation sono stato chiamato in causa sul tema)



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