[Talk-it] modulo richiesta apertura dati licenziati con CC BY 4.0

Andrea Musuruane musuruan a gmail.com
Mar 11 Lug 2017 18:06:12 UTC


2017-07-11 19:01 GMT+02:00 Martin Koppenhoefer <dieterdreist at gmail.com>:

>
> la domanda non è se la IODL è compatibile, ma se l'uso di OSM rispetti i
> vincoli.
>

"Essere compatibile" e "rispettare i vincoli" sono sinonimi.


> Anche la cc-by è compatibile con la ODbL, ma il nostro uso non lo è. In
> pratica per un progetto come OSM è quasi impossibile dare attribuzione per
> tutte le fonti insiema all'opera prodotta, e di aggiornare nel momento che
> le fonti cambiano. Be, forse impossibile no, ma si cerca di evitarlo, forse
> anche per motivi politici (per non apparire come collezione di geodata, ma
> come sopratutto UGC).
>

Il problema non è citare tutte le fonti. Lo dobbiamo fare, altrimenti non
rispettiamo le licenze dei proprietari dei dati.

Il problema è che la OSM Foundation vuole una liberatoria per metterla al
riparo da eventuali problemi sulle modalità di attribuzione (OSM la fa
sulla pagina dei Contributors) e sul possibile uso della distribuzione
parallela di DB DRM/NO DRM (che sembra non sia consentito dalla CC-BY 4.0).

>
> In più, dati con licenze ristrettive come IODL o ODbL non sopravivono un
> potenziale cambio di licenza, perciò ci "legano" alla licenza attuale.
>

Premesso che la ODbL è la licenza di OSM, le richieste della IODL 2.0 sono
talmente blande (principalmente l'attribuzione) che probabilmente saranno
rispettate anche da versioni successive della ODbL (semmai queste verranno
mai alla luce).

Perdonami, ma dopo tante tue mail sull'argomento import, sia qui che sulla
ML internazionale, continuo a non capire il tuo atteggiamento negativo
verso gli import.

Quando le pubbliche amministrazioni, sia italiane che straniere, mettono a
disposizione i loro dati come open data, significa che si è capita
l'importanza del modello "open" non solo come filosofia ma anche come
spinta all'innovazione.

Quando amministrazioni virtuose contattano OSM per l'importazione dei
propri dati significa che credono nel nostro modello aperto e collaborativo
e ne vedono i vantaggi.

Per OSM attingere (con tutti i vincoli posti dalle import guidelines) ai
dati messi a disposizione dalle PA significa poter integrare informazioni
che spesso sono di buona se non di ottima qualità.

Rifiutare gli import a priori, dire che "potevamo ottenere dei risultati
migliori a mano", significa non aver capito che è anche grazie agli import
che miglioriamo la nostra mappa.

Per fare un'analogia sarebbe come dire che nel mondo del software libero
non si vogliono i contributi di IBM, Red Hat, Google, Intel, ecc, perché i
volontari possono comunque scrivere codice bene lo stesso. Magari è vero,
però Linux è molto meglio di Hurd - ed hanno licenze GPL entrambi.

Ciao,

Andrea
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