[Talk-it] Comunità italiana (era: Re: panel discussion: imports)

Paolo Pozzan paolo a z2z.it
Mar 19 Lug 2011 22:02:14 BST


In data martedì 19 luglio 2011 22:08:06, Maurizio Napolitano ha scritto:
> >> - Un "reparto marketing" è fondamentale. La comunicazione con gli
> >> organi di informazione dovrebbe essere curata con cadenza
> >> costante.
> > 
> > +1, ma non abbiamo l'italo vignoli di turno :-)
> 
> che se non erro ora è in libreoffice ma non c'entra una tubazzo

Confermo.

> >> - Le collaborazioni aiutano e a volte avere un'associazione
> >> riconosciuta di appoggio semplifica le cose.
> > 
> > anche qui sono d'accordissimo, il problema che attualmente non
> > avremmo le forze per farne una. Quando (non fra molto) la OSMF
> > avrà definito per bene i local chapter GFOSS.it molto
> > probabilmente farà richiesta di essere un Chapter. GFOSS.it sta
> > seguendo la cosa tramite il sottoscritto (ne ho potuto parlare con
> > alcuni membri del gruppo di lavoro su local chapter a Vienna e a
> > breve dovrà uscire qualcosa) e Niccolo Rigacci
> 
> IMHO: il numero di utenti osm in gfoss.it attualmente non rappresenta
> un insieme significativo rispetto agli utenti italiani di osm
> Mi dicono (ma non ho informazioni per dirlo) che invece lo sono di
> più in wikipedia
> È vero che le associazioni aiutano le comunità ma sono sempre le
> comunità che si autoregolano e prendono le loro scelte.
> Insomma prima farei la vera conta altrimenti si tratterebbe di una
> situazione un po' dispotica.
> Un po' come quando uno fa un import massiccio in una zona senza
> confrontarsi con la comunita' del posto.
> Su scelte di sezioni italiane ragionerei anche su quanti sono
> iscritti alla osm foundation
>  ...  è anche vero che sono in pochi che fanno le rivoluzioni ...

Sempre citando la mia esperienza, anche in OpenOffice.org c'è una comunità 
ben più estesa rispetto agli iscritti all'associazione (PLIO), del resto 
per agire in determinati campi l'associazione è indispensabile 
(finanziamenti, donazioni, accordi, ecc...) e tutti i partecipanti della 
comunità hanno diritto a far parte dell'associazione. Oltretutto se si 
lavora tutti per lo stesso fine allora è difficile che nascano controversie 
in questo senso.
E poi non è lo stesso caso anche tra OSM e OSM Foundation? Certo, se la 
fondazione inglese avesse un certo valore anche in Italia il problema 
non si porrebbe. Ah, se l'UE servisse a semplificare anche queste 
faccende!

> >> Potrei aver elencato quelle che per voi sono banalità, ma partire
> >> da concetti base per poi sviluppare attività a supporto ed
> >> estensione della comunità mi sembra qualcosa di essenziale.
> > 
> > secondo me la cosa che si può fare di più è cercare di contattare
> > altre liste, forum ecc sull'esempio di MTB forum, diffondere il
> > verbo
> 
> Giusto! Prima si cerca di solleticare il piu' possibile la comunita'
> e poi ci si organizza.

Viral/Social Media/Guerriglia Marketing?
Perché no? ;-)

> >> Idee?
> > 
> > qualcosa sopra, qualcosa nella mail di risposta ad Alessio
> > nell'altro thre
> 
> intanto io vorrei veramente rompere i maroni affinche' il prossimo
> osmit non fosse una  cosa per pochi e che, prima che il confronto con
> le istituzioni, sia la festa della comunita'.
> Questo e' un sogno difficile, ma nell'ultimo anno vedo che siamo
> cresciuti. Gia' il solo sapere  che esistono delle mailing list
> regionali e' , secondo me, segno di crescita.
> Personalmente non penso che lanciare idee o creare istituzioni senza
> una risposta dalla comunita' sia la  soluzione da perseguire.

Ma la comunità non siamo anche noi? :-)
Comunque concordo che avere quanto più riscontro possibile è il modo 
giusto di procedere. Però mi piace anche lanciare provocazioni per 
animare le discussioni :-)

Paolo P.



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